Igiene e Prevenzione
Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno riconoscono cause ben individuate e controllabili. La carie dentaria e la parodontopatia (la piorrea, come era chiamata una volta) vedono la placca batterica come principale fattore responsabile; la malocclusione, invece, è frequentemente determinata, o comunque aggravata, dall’abitudine che si protrae oltre tempo a succhiare, ad esempio il dito o il ciuccio, e dalla tendenza del bambino ad assumere atteggiamenti a bocca aperta.
Tre sono i livelli di prevenzione della carie dentaria e della parodontopatia:
La prevenzione primaria – mira al controllo delle cause per far si che la malattia non si presenti.
Il secondo – La prevenzione secondaria, consiste nell’intercettare il danno precocemente, tanto da renderlo reversibile. Si attua sottoponendosi a visite periodiche dal dentista, nel corso delle quali egli potrà rilevare una gengivite iniziale, una carie nei primi stadi di sviluppo oppure un morso crociato che influenza negativamente la crescita dei mascellari e lo sviluppo della dentizione. Sottoponendosi a blande terapie e prescrizioni quando la malattia è allo stadio iniziale, è possibile guarire la gengivite, arrestare la carie e far riprendere una crescita equilibrata ai denti e ai mascellari.
Il terzo – La prevenzione terziaria, ovverosia l’intervento terapeutico mirato a limitare il danno ormai provocato. Quotidianamente il dentista si cimenta nella cura di carie dentarie più o meno estese e di parodontopatie. Il suo intervento, in questi casi, pur non potendo garantire la completa “restitutio ad integrum” guarisce comunque la malattia in atto, arrestandone la progressione che renderebbe le cure più complesse o addirittura inefficaci.
Prevenzione primaria
E’ ovviamente la prevenzione primaria quella che oggidì sta assumendo rilevanza presso la popolazione. Impedire l’insorgenza della malattia è ciò che promette. la sua parola d’ordine è: “Eliminare la placca batterica da denti e gengive”. Imparare come e quando spazzolare i denti e come e quando passare il filo interdentale preserva il nostro sorriso da malattie come carie e gengive infiammate che solo poche decine d’anni fa portavano, progredendo indisturbate, la maggior parte della popolazione alla perdita spesso totale dei denti. Sempre con intento preventivo primario si può coadiuvare l’azione di pulizia con la fluoroprofilassi. L’assunzione di fluoro nell’età di formazione delle corone dei denti permanenti fa costituire uno smalto più resistente all’azione demineralizzante degli acidi prodotti dai batteri della placca. Oppure si possono proteggere le aree dentali dove la placca tende più facilmente ad infiltrarsi e rimanere intrappolata sigillandole con appositi prodotti.